Stem è stato inaugurato lo scorso settembre all’interno del Polo energetico integrato di San Filippo del Mela, in provincia di Messina. Si tratta del primo impianto solare termodinamico che sfrutta la sabbia per accumulare il calore prodotto dalla radiazione solare e produrre energia rinnovabile che potrà essere impiegata per produrre elettricità.

Stem, brevetto tutto italiano

Il brevetto è tutto italiano e la tecnologia è prodotta dal Gruppo Magaldi, realizzata con la collaborazione dell’ingegner Gennaro De Michele, l’Istituto di ricerche sulla combustione (Irc) del Cnr e il Dipartimento di ingegneria chimica, dei materiali e della produzione industriale dell’Università di Napoli Federico II. L’impianto, che in Sicilia è costituito da un singolo modulo della capacità di 2 MW, si estende su una superficie totale di 2,25 ettari ed è in grado di produrre 500 KWh o una produzione giornaliera di vapore pari a 20,5 tonnellate. Il singolo modulo può essere collegato in serie, così da creare delle vere e proprie centrali, costituite da 10-20 unità.

Come funziona Stem, grazie alla sola energia del sole

Si tratta in tutto e per tutto di un impianto solare termodinamico, con la particolarità di impiegare esclusivamente materiale dal basso impatto ambientale. Oltre a produrre energia elettrica, Stem consente applicazioni per svariati usi industriali che richiedono  l’utilizzo di energia termica come i sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento o la dissalazione dell’acqua.

Gli eliostati catturano i raggi solari, convogliandoli in un cilindro che ospita la sabbia silicea. Questa si riscalda a temperature superiori ai 600° generando e accumulando energia termica sotto forma di vapore. Il vapore ad alta temperatura permette di produrre elettricità quando ce n’è più bisogno, anche in assenza di sole. Una tecnologia perfetta per le aree geografiche con alto irraggiamento solare, capace di produrre energia e calore sia per una piccola comunità, che per grandi complessi industriali.

(Fonte: lifegate.it)