Dare una mano all’ambiente è facile! Ecco un pò di mosse intelligenti:

1. Fai finta che i sacchetti di plastica non esistano: usa borse di cotone per la spesa.

2. Consuma prodotti locali: il trasporto di prodotti da lontano fa consumare petrolio e aumentare l’effetto serra.

3. Abbassa la temperatura: vivi meglio ed inquini di meno.

4. Usa meglio gli elettrodomestici: spegni pc e televisore, lo “stand-by” consuma, quindi inquina.

5. Prendi il sole. Come? Con i pannelli solari.

6. Cambia (appena puoi) la macchina: e sceglila a metano o gpl. E, soprattutto, usala il meno possibile.

7. Tieni i piedi per terra: gli aerei provocano il 10% dell’effetto serra mondiale.

L’importanza della raccolta differenziata

La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro, dell’ambiente in cui viviamo ma soprattutto delle generazioni future: riusare, riutilizzare e valorizzare i rifiuti, dalla carta alla plastica, al vetro, al legno, ai medicinali, alle pile esauste contribuisce a restituirci e conservare un ambiente “naturalmente” più ricco.

Ogni nostra azione produce inquinamento: anche la più comune, come leggere un giornale o bere un’aranciata, non sarebbe nulla se non considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni di oggetti e mobilio per le nostre case.

Risparmio acqua domestico, un risparmio prezioso.

Il lavandino

Quando utilizzi l’acqua per una doccia o per lavarti i denti, cerca di utilizzarla con rispetto, soprattutto di chi non ce l’ha (nel mondo si stima siano 2 miliardi le persone che non hanno accesso all’acqua): non farla scorrere inutilmente, per esempio, quando ti lavi i denti o ti radi la barba, ottenendo così anche un notevole risparmio acqua.Se il tuo lavandino “perde”, non aspettare che scavi nella ceramica per ripararlo! Tante goccie in un giorno, fanno migliaia di litri all’anno.

La doccia

Quando ti insaponi, non serve che l’acqua scorra, come non serve che esca a 60 gradi. Un uso moderato del termostato acqua e del getto stesso potrebbe consentire un risparmio acqua di centinaia di miliardi di litri e l’emissione di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.

Il water

Installa uno sciacquone a risparmio acqua: tirare l’acqua dopo i propri bisogni è igienico, gettare 30 litri d’acqua per sciacquare quando ne basterebbero 10 è sbagliato.

Usa bene lavastoviglie e lavatrice

Cerca di utilizzare sempre lavastoviglie e lavatrice a pieno carico: si usa la stessa quantità d’acqua che con un carico ridotto. Con questo piccolo accorgimento, una famiglia media di 4 persone può ottenere un risparmio acqua di oltre 11.000 litri d’acqua l’anno. Usa bene anche le temperature di lavaggio: un ciclo a 30° richiede 80 litri, a 90° il doppio.

Cos’è e come funziona la raccolta differenziata

In un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo come gestirli: eppure la Terra e l’intero ecosistema hanno da sempre provveduto a smaltire in modo naturale i rifiuti prodotti, in un processo di assorbimento integrato ed indispensabile alla sopravvivenza del sistema stesso: in altre parole, l’Ambiente da sempre utilizza ciò che ha terminato il ciclo di vita a favore di nuova vita, un circolo virtuoso dal quale dobbiamo imparare ma soprattutto imitare.

In uno strano colpo di scena—tra teorie transumaniste, viaggi nello spazio e criogenia—sembra che il nostro futuro dipenda (anche) da una creatura finora estremamente sottovalutata: il lombrico della farina.

Forse suona leggermente deprimente, ma la larva di Tenebrio molitor sì è davvero rivelata un organismo prodigioso: oltre a costituire con ottime probabilità il cibo del futuro (ma questa è un’altra storia), il lombrico più comune che potete immaginare è anche in grado di degradare il polistirolo in un compostaggio non dannoso per la terra grazie ai batteri che proliferano nel suo apparato digerente.

Prendete un pannello di polistirolo, versateci sopra una secchiata di vermi, aspettate un po’ di tempo e avrete ottimo concime per le piante.

Il catalogo europeo dei rifiuti (CER) è la classificazione dei tipi di rifiuti secondo la direttiva 75/442/CEE, che definisce il termine rifiuti nel modo seguente: “qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate nell’allegato I e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”. L’allegato I è noto comunemente come Catalogo europeo dei rifiuti e si applica a tutti i rifiuti, siano essi destinati allo smaltimento o al recupero.

I codici CER sono delle sequenze numeriche, composte da 6 cifre riunite in coppie (es. 03 01 01 scarti di corteccia e sughero), volte ad identificare un rifiuto, di norma, in base al processo produttivo da cui è originato. Il primo gruppo identifica il capitolo, mentre il secondo usualmente il processo produttivo.

I codici, originariamente 839, sono inseriti all’interno dell’Elenco dei rifiuti istituito dall’Unione europea con la decisione 2000/532/Ce.

Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione per permettere l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania.

Il Sistema semplifica le procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell’illegalità.

La lotta alla illegalità nel settore dei rifiuti speciali costituisce una priorità del Governo per contrastare il proliferare di azioni e comportamenti non conformi alle regole esistenti e, in particolare, per mettere ordine a un sistema di rilevazione dei dati che sappia facilitare, tra l’altro, i compiti affidati alle autorità di controllo.

È questo il motivo per cui è stato realizzato il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, di cui l’ Arma dei Carabinieri gestisce i processi ed i flussi di informazioni in esso contenuti.

Nell’ottica di controllare in modo più puntuale la movimentazione dei rifiuti speciali lungo tutta la filiera, viene pienamente ricondotto nel SISTRI il trasporto intermodale e posta particolare enfasi alla fase finale di smaltimento dei rifiuti, con l’utilizzo di sistemi elettronici in grado di dare visibilità al flusso in entrata ed in uscita degli autoveicoli nelle discariche.