La legge contro gli sprechi alimentari passa alla Camera. Potrà essere donato il cibo ancora commestibile e viene liberalizzata la family bag al ristorante. Ora tocca al Senato.
Approvata la legge contro gli sprechi alimentari, giovedì 17 marzo. La proposta, che ora passa al vaglio del Senato, è di favorire il recupero, la distribuzione e la valorizzazione delle eccedenze alimentari per fini di solidarietà sociale. 277 sì, nessun contrario e 106 le astensioni: quelle dei deputati del Movimento 5 stelle, Forza Italia e Lega Nord.
Vengono definiti eccedenze alimentari i prodotti, ancora commestibili, scartati dalla catena agroalimentare e dalla grande distribuzione per ragioni commerciali o estetiche, oppure perché in prossimità della data di scadenza.
La cessione da parte degli operatori del settore alimentare (negozi, produttori, ristoranti, mense) per legge deve essere gratuita e destinata ad organizzazioni private senza scopo di lucro, come le Onlus, le associazioni e le cooperative sociali che devono, a loro volta, destinarle primariamente a persone indigenti.
Si sottintende il cibo debba essere perfettamente commestibile e ben conservato. Gli operatori che effettuano le cessioni gratuite, infatti, sono considerati responsabili della sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti fino al momento della cessione stessa.
Viene introdotta anche la family bag che permetterà ai clienti il trasporto a casa delle pietanze avanzate al ristorante. Per legge, inoltre, le regioni possono stipulare accordi o protocolli d’intesa al fine di promuovere comportamenti responsabili e pratiche virtuose come dotare gli operatori della ristorazione di contenitori riutilizzabili, realizzati in materiale riciclabile, idonei a consentire ai clienti l’asporto dei propri avanzi di cibo.
Come incentivo alle cessioni, agli operatori del settore vengono concesse alcune agevolazioni fiscali in materia di Iva e vi è la facoltà per il comune di applicare un coefficiente di riduzione sulla tariffa dei rifiuti alle imprese che effettuano le cessioni.
Bisogn aggiungere anche che la legge si applica anche ai prodotti farmaceutici non scaduti e correttamente conservati che possono essere donati alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) per la distribuzione agli indigenti.
(Fonte: Lifegate)