Gettare mozziconi è da oggi sanzionabile.

Con la pubblicazione del 18 gennaio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale, il ddl sulla Green Economy (legge 28 dicembre 2015 numero 221) è entrato finalmente in vigore.

Nei 79 articoli contenuti nella legge (Gazzetta Ufficiale), vi sono quelli relativi alle “misure di civiltà”, e tra questi l’”abbandono” di mozziconi sul suolo pubblico, un problema da sempre trascurato ma dall’impatto ambientale veramente grave, che potrà essere sanzionato con una multa dai 30 ai 300 euro.

L’articolo 40 del Capo VI Disposizioni Relative alla Gestione dei Rifiuti stabilisce che “ogni Comune deve provvedere a “installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo”. Spetterà invece a produttori e Ministero dell’Ambiente mettere in atto campagne di informazione per “sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi”.

Il divieto di abbandono è esteso per legge anche ad altri “piccoli rifiuti”, come per esempio scontrini, gomme da masticare, fazzoletti di carta, che non potranno quindi più essere gettati per strada o negli scarichi.

Sembra una cosa poco importante, ma guardiamo i numeri: i mozziconi gettati ogni giorno nell’ambiente vengono stimati tra i 15 e i 30 miliardi; solo nel nostro Mediterraneo, costituiscono il 40% di tutti i rifiuti presenti.

Prendendo in esame la sola Italia, uno studio di Enea mette in evidenza il potenziale inquinante delle cicche di sigaretta ‘abbandonate’ sul territorio italiano, stimate in 72 miliardi di mozziconi l’anno (più o meno equivalenti a 30 piscine olimpioniche riempite fino all’orlo di mozziconi). Tenuto conto del potere filtrante dell’acetato di cellulosa (di cui è composto il filtro), la ricerca ha stimato che il carico nocivo immesso nell’ambiente è pari a 324 tonnellate di nicotina, 1872 milioni di Becquerel (l’unità di misura delle sostanze radioattive) di polonio-210, 1800 tonnellate di composti organici volatili, 21,6 tonnellate di gas tossici, 1440 tonnellate di catrame e condensato, 12240 tonnellate di acetato di cellulosa.

Numeri quindi non da poco, che dimostrano ancora una volta che siamo noi, sono i nostri comportamenti singoli che determinano la qualità dell’ambiente che ci circonda.

E allora, come sempre, agisci localmente ma pensa globalmente!

Terra, 20 gennaio 2016 (Fonte: educambiente)